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al testo di Giorgio Mancinelli
lofferta (..nel tempo dellepidemia)
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“l’offerta” (..nel tempo dell’epidemia)
votata all’umana comprensione per quanti pur non conosceva ai primi come agli ultimi ponderava che alla fine sarebbe rimasta immune all’umbratile presenza in agguato silente pandemica il gesto esperto ad accudire nel ripetersi di tutta una vita dei giorni il rincorrersi delle stagioni devota donna, sorella madre l’intesa fatta di sguardi costanti esili certezze di vita negli occhi seccura di lacrime nelle bocche riarse amaro di fiele ai margini delle parole taciute eppure ascoltate dai cuori la stanchezza incoffessata la stessa solitudine l’offerta che si ripete giorno dopo giorno fino allo stremo d’una stagione a nessun altra eguale palesando semmai che in vita avrebbero avuto ancora più bisogno di lei per quel vago umano sentore d’eternità
che li consuma
‘The offer’ (..in the time of the epidemic)
rated to human understanding for how many though he did not know to the first as to the last pondered that in the end she would remain immune in the humble presence lurking silent pandemic the expert gesture to look after in the repetition of a whole life some days the chasing of the seasons devoted woman mother sister understanding made of looks steady slender certainties of life in the eyes dry with tears in parched mouths bitter of gall on the margins of silent words yet listen from hearts unencumbered tiredness the same loneliness the offer that repeats itself day by day to the extreme of a season to no one else equal if anything than in life they would still have need her most for that vague human feeling of eternity
that them consumes
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Giorgio Mancinelli
- 17/05/2020 17:36:00
[ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]
Grazie, hai centrato lintento che mi ha suggerito di esprimermi.
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Arcangelo Galante
- 17/05/2020 14:40:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Eccellenti strofe riflessive, imbastite con maestria dall’autore, che mostra interesse per il tema affrontato. Se la domanda di un bene “votato all’umana comprensione” supera lofferta, allora esso diventa prezioso, forse più del dovuto. Pertanto, si avverte la necessità di mantenere in vita “quel vago umano sentore d’eternità”, assai utile per quanti ne avvertono il bisogno. E, almeno teoricamente, così dovrebbero muoversi le cose. Però, rileggendo le parole pubblicate, pare proprio sia quel descritto mesto vivere a recriminare “l’offerta”, nel tempo dell’epidemia.
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